Non dire Chaz, una negazione a partire dal nome. Scrivere di se stessi non è mai facile, sopratutto se si deve redigere una carriera che di fatto carriera non è. Sempre in cerca di nuovi stimoli e nuovi suoni, sempre a produrre musica per gli amici, con quasi mai velleità di prendere la musica seriamente. Prenderla come un gioco, nel quale tutto è sereno, tutto è libero.
Ho fatto dei dischi, 5 volumi di strumentali, ho fatto un disco vero, con Astio: un lavoro a 4 mani.
Ho fatto i giorni del Condor, dove ho cercato di essere il più libero possibile.
Ho collaborato qua e la, ma fondamentalmente ho mantenuto quello che ho sempre voluto: la mia musica come mia, e di nessun altro.